Zakk Wylde, alla nascita Jeffrey Phillip Wielandt, noto chitarrista di Ozzy Osbourne e leader di Black Label Society, in occasione del 20° anniversario del suo primo album solista “Book Of Shadows”, si esibirà in un tour particolare nei teatri che farà tappa in Italia al Teatro degli Arcimboldi di Milano il 9 giugno prossimo.
Lo stile musicale di Wylde trae ispirazione da musicisti di vario genere. Le sue maggiori influenze provengono da chitarristi heavy metal, specificamente Eddie Van Halen, Tony Iommi e Randy Rhoads. Tuttavia, Zakk ha ampie vedute musicali ed è appassionato anche di generi come jazz, blues e country e segue altri chitarristi come Frank Marino, Albert Lee, John McLaughlin e Al Di Meola.
Il suo stile è, tipicamente, caratterizzato dal preponderante utilizzo di armonici artificiali, i quali permettono di emettere suoni simili a dei fischi. La sua tecnica di solo si contraddistingue per l’utilizzo della scala pentatonica minore che esegue a plettrate alternate creando un distintivo attacco inatteso, comparato allo stile più “fluido” di altri chitarristi.
Una ulteriore caratteristica dello stile tecnico di Zakk è l’uso frequente del chicken picking, una tecnica chitarristica che è solitamente utilizzata nella musica country, difficilmente riscontrabile nel genere heavy metal. Probabilmente egli è stato ispirato nell’uso di questa tecnica da Albert Lee, uno dei suoi artisti di riferimento.
Zakk è rinomato anche per l’uso delle chitarre Gibson Les Paul con un singolo marchio di un “bersaglio – bullseye” riportato sul corpo, un design che egli utilizza per differenziarsi da Randy Rhoads, che utilizzava invece una Les Paul bianca. Ironicamente, uno dei setup di chitarra che Zakk preferisce è proprio il “Flying V” di Rhoads.
Foto di Sergione Infuso